La stanza dell'alchimista

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Meridia. Laboratori degli alchimisti della Loggia.

Sofia si dirige velocemente verso una porta. E' il laboratorio di Lalia, la sua maestra. Entra, ha gli occhi arrossati dal pianto ma questo non riesce ad alterare la sua bellezza. Apre una finestra, un profumo inebriante pervade la città, è il profumo dei fiori d'arancio. Quante volte lei e Lalia si sono sedute nelle verande della Loggia al tramonto godendo di quel profumo e parlando di alchimia.

E' venuta a prendere gli effetti personali di Lalia per rimandarli a suo padre insieme alla triste notizia.
Un nuovo accolito dovrà occupare il laboratorio.
I tomi e gli scritti rimarranno alla Loggia ma devono essere spostati nella biblioteca. Raccogliendo i libri in alcune casse, Sofia trova un quadernetto che non aveva mai visto: un diario. Lo apre e legge qualche riga:

" La festa di ieri sera è stata deliziosa. Molti invitati, buon cibo, musiche allegre e sensuali, ballerine. Tutti ne sono stati entusiasti. Il vino speziato rallegrava gli animi ed anche le questioni diplomatiche sembravano passare in secondo piano.
Il principe Aristarco, quale perfetto padrone di casa, discorreva con tutti e metteva tutti a proprio agio. Ogni tanto il suo sguardo si posava distratto al nostro tavolo con un accenno di sorriso.

I balli e le musiche si sono protratte fino a notte fonda e progressivamente le sale ed i corridoi del palazzo sono ritornate alla loro tradizionale quiete.
E' tardi quando Sua Altezza mi manda a chiamare, da un po' di tempo non succedeva.
Noto immediatamente il suo sguardo, affascinante intrigante. Quando fa così per lui la serata non è ancora alla fine.
La fiamma della candela si spegne, egli è un amante forte e passionale.

Ore più tardi veniamo svegliati da un servitore. Cosa vorrà? E' appena l'alba e nelle strade e nei corridoi del palazzo tutto è ancora silenzioso. Aristarco si alza, indossa una veste da camera e va a parlare con il servitore.
Torna alquanto preoccupato, non chiedo nulla, so che se lo riterrà necessario me ne parlerà lui in seguito. Indossa il suo vestito da giorno e si allontana a grandi passi. Una nuova giornata ha inizio."

Sofia chiude il diario, una lacrima le riga la guancia. Il dolore è molto forte ma nelle orecchie le sembrano risuonare i consigli della sua maestra "Tieni bene gli occhi aperti, mia cara, e non abbandonarti mai al dolore".
Sofia prende un bel respiro, si asciuga le lacrime, porta via i libri e torna ai suoi studi. Deve continuare gli esperimenti che avevano intrapreso insieme.

Autore
Lalia